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I concorsi online sono strumenti di marketing potenti. Fotocontest, instagram contest e manifestazioni a premio si susseguono in ogni angolo di Internet.
Il motivo? Sono molto efficaci e permettono interazioni reali con chi partecipa.
Spesso mi è capitato di avere clienti che per il lancio di un prodotto volevano organizzare un concorso online ma credendo che fosse troppo complicato hanno rinunciato.
Ma è davvero così? Se si seguono le regole no!
I contest o i cd. concorsi online.
Per contest si intendono tutte quelle manifestazioni a premio che hanno lo scopo di favorire la conoscenza di prodotti o servizi che un’azienda offre. Oppure favorire la conoscenza del marchio dell’azienda.
O ancora favorire la vendita di prodotti o la prestazione di un determinato servizio.
Che tipi di concorsi online si possono fare?
Esistono molte tipologie di contest:
- i quiz contest, nei quali viene premiata la conoscenza di determinate informazioni da parte dell’utente
- i Giveaway nei quali tutti i concorrenti hanno diritto a ottenere un premio per il solo fatto di aver partecipato al concorso
- i Rush and Win, che sono contest in cui vincono un premio solo i concorrenti che per primi hanno compiuto una certa azione
- gli Instant win in cui il partecipante sa immediatamente se ha vinto o meno un premio.
I premi dei concorsi online possono essere soldi, oggetti, oppure i “repost” per l’ormai nota “visibilità”.
Il premio, o meglio, la promessa di un premio, è un requisito essenziale per il contest.
Il premio ha il preciso scopo di invogliare il consumatore a fare un acquisto, a seguire un marchio a richiamare quindi la sua attenzione su quella azienda.
I beni prima di tutto devono essere beni o servizi suscettibili di una valutazione economica e devono essere assoggettati a IVA o ad altra imposta sostitutiva.
Ci sono premi consistenti in sconti prezzo, beni immobili o mobili registrati, biglietti del treno o del cinema oppure ancora posti di lavoro.
Non è, invece, possibile prevedere un premio che consista in soldi perché di competenza esclusiva dei Monopoli di Stato.
Per i gettoni d’ora la questione è dibattuta. L’Amministrazione dei Monopoli di Stato ha sempre negato la possibilità di utilizzare i gettoni d’oro. Al contrario il Ministero dello Sviluppo e l’orientamento del Ministero dell’Economia e delle Finanze ammettono tale possibilità, considerando il gettone d’oro come bene e non come denaro.
E i bitcoin? Per l’Agenzia delle Entrate i Bitcoin sono considerati moneta estera, infatti, ai fini IVA godono del regime di esenzione poiché trattasi di operazioni relative a banconote. Non è, quindi, possibile quindi prevedere un premio direttamente in cryptovaluta.
Diverso è se il premio consiste in cryptovaluta che può essere utilizzata per fare acquisti nello store dell’azienda promotrice senza riceverli direttamente come premio.
Se invece parliamo di premi consistenti in visibilità o repost non c’è una valutazione economica. Il premio in questi casi ricopre la veste di riconoscimento personale. Ad es. alcune challenge fotografiche in cui il premio consiste semplicemente nel vedere la propria foto pubblicata.
Cosa serve per fare un contest online a norma?
Prima di tutto fare un contest a norma di legge significa non venire meno alla promessa al pubblico che si fa quando si intende promuovere la manifestazione a premio. Significa rispettare il principio di tutela della fede pubblica.
Fare un contest a norma significa, anche, rispettare tutte le prescrizioni indicate dal DPR n.430 del 2001:
- redigere un regolamento completo di tutti gli elementi essenziali
- prestare idonea cauzione al fine di garantire la corresponsione dei premi promessi
- inviare al MISE tutta la documentazione richiesta nei tempi stabiliti.
Ci sono casi di esclusione?
La normativa prevede casi di esclusione. Ad es. per contest su opere letterarie o artistiche, le manifestazioni radiotelevisive e radiofoniche, gli sconti prezzo su servizi o prodotti dello stesso genere, l’offerta di buoni e i premi di minimo valore.
Quindi un utente di un canale social può gestire un instagram contest come un concorso fotografico?
Certo che può.
Si può chiedere ai partecipanti di caricare le foto inserendo l’hashtag del concorso. Le immagini contenti l’hashtag vengono importate su una dashboard dove il promotore può vederle, valutarle e approvarle. E aggiungerle nella gallery creata sul proprio sito web o su un sito creato ad hoc. Nella gallery le foto potranno essere votate e condivise.
Se si vuole organizzare un contest sui social si devono tenere a mente due cose:
- Rispettare la normativa italiana
- Seguire le linee guida del social.
La normativa italiana ci dice che dobbiamo rispettare il principio di territorialità. In caso di svolgimento di contest sui social occorrerà obbligatoriamente utilizzare un sistema di Mirroring e non sistemi analoghi. Attraverso il mirroring possiamo replicare un contenuto digitale tante volte in modo da renderlo disponibile online su server in diversi Paesi del mondo. In tal modo il server collocato all’estero si rispecchierà in quello allocato in Italia.
Un contest per essere considerato tale deve rispettare e il requisito essenziale della gratuità.
Non è possibile prevedere ulteriori costi a quelli consistenti nell’invio di una cartolina o di una telefonata.
Nel regolamento andranno indicati tutto gli elementi essenziali richiesti dalla normativa:
- chi sono i soggetti promotori
- la durata della manifestazione
- l’ambito territoriale
- chi può partecipare al contest
- la natura ed il valore del premio
- le modalità di svolgimento
- la onlus a cui devolvere i premi non richiesti e non assegnati
- l’informativa privacy.
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