
Un’esperienza vincente
L’essenza della nostra vita, il cuore di ogni nostra azione, è l’esperienza.
Tutto quello con cui interagiamo ci regala un’esperienza.
Le nostre opinioni e visioni del mondo si basano anche su eventi e interazioni che condividiamo con altre persone, luoghi, attività e qualsiasi cosa che incontriamo nell’ambiente attorno a noi.
Senza addentrarmi in temi esistenziali, tutti noi siamo in questo mondo proprio per questo: fare, provare, sentire un’esperienza.
Siamo qui anche per apprendere, conoscere, per interagire nel modo migliore con ciò che ci sta attorno.
Consapevolmente o inconsapevolmente, il risultato è l’evoluzione della nostra esperienza.
Ma quanto conta l’esperienza per un avvocato?
Abbastanza, se si pensa all’esperienza professionale maturata in anni di attività.
Tantissimo, se si pensa all’esperienza intesa come conoscenza diretta della materia da affrontare, acquisita con l’osservazione, l’ascolto e la capacità di trovare la sintonia vincente con il cliente.
L’esperienza mi ha insegnato che non vince una causa chi grida di più. Vince il buon senso, la ragionevolezza, la sincerità: tutto il resto è destinato a tramontare.
In questi anni di esperienza professionale ho imparato l’inutilità degli eccessi di collera, che tanto piacciono ad alcuni clienti, ma che sono distanti dal professionista che voglio essere.
Io credo che un professionista, nel rapporto con il cliente, debba imparare a gestire due momenti fondamentali: l’empatia e il distacco.
L’empatia
E ‘indispensabile per poter instaurare un vero rapporto di fiducia: è il momento in cui si cerca di comprendere le ragioni del nostro cliente, di capirlo.
Questo è molto importante perché se non siamo convinti nel profondo delle sue ragioni non potremo difendere con successo la sua tesi.
Il distacco
Sappiamo tutti che il più delle volte dietro una lite c’è innanzitutto un’incapacità di dialogo di una o più parti.
Il distacco è la presa di distanza che consente di vedere le cose e di agire con lucidità, senza quell’animosità che potrebbe impedirci una reale e obiettiva comprensione dei fatti.
E’ proprio attraverso questo distacco che siamo in grado di capire che l’avversario non è proprio quel mostro che il cliente ci ha disegnato, e che molto spesso ci sono ampi margini per un’intesa.
Unire il concetto di esperienza a quello di diritto è una grandissima opportunità.
Una consulenza fatta attraverso l’esperienza va oltre il semplice ascolto del cliente.
L’esperienza è in grado di soddisfare le aspettative se si offre una consulenza che a sua volta generi un’esperienza soddisfacente per il cliente.
Questa è, secondo me, la migliore strada da intraprendere per un avvocato.
Ma quanto conta l’esperienza per il cliente?
Molte aziende hanno compreso il valore dell’esperienza per i loro clienti e investono nella progettazione incentrata sull’interazione uomo-prodotto, sull’innovazione della componente emotiva suscitata proprio nel momento in cui le persone entrano in contatto con un marchio.
L’experience Design non è una moda passeggera ma un obbligo competitivo.
Il design non può essere considerato solo come una materia riguardante esclusivamente l’estetica ma deve venire usato strategicamente come modo di pensare.
Progettare secondo ciò che vuole il consumatore significa includere il design nel proprio modo di pensare.
Un esempio? Apple.
Se hai acquistato un prodotto Apple sai già quanto l’Experience Design sia importante per questo marchio.
Dal servizio in store, alla transazione mediante Apple-pay, all’inconfondibile design del prodotto, all’iconico sistema e all’interfaccia presente in ogni device.
Tutto fa capire come Apple progetti qualunque cosa pensando all’esperienza del cliente finale.
Soprattutto nel commercio online molti brand si impegnano per garantire esperienze indimenticabili per i loro clienti grazie ai loro prodotti, mettendo al centro delle loro strategie di business il realizzare un’esperienza.
Siamo più coinvolti nel fare qualcosa, piuttosto che nel possedere qualcosa.
E nel momento in cui arriviamo a possedere una cosa, esigiamo che abbia le caratteristiche che soddisfino i nostri bisogni; un oggetto deve essere esattamente come lo vogliamo, altrimenti non lo acquisteremo.
Tutto questo come si concilia con l’esperienza dell’avvocato?
L’idea dell’avvocato, spesso condivisa dall’immaginario collettivo, è quella di un professionista severo e serioso che, dietro un’imponente scrivania e una montagna di fascicoli, dispensa il suo autorevole parere.
Ma siamo sicuri che sia veramente questo il ruolo dell’avvocato?
A mio avviso l’avvocato deve fare suo il concetto di Experience Design tramutandolo in Legal Design:
l’esperienza della legge messa al servizio della progettualità e dell’innovazione
Può sembrare difficile perché il ruolo dell’avvocato è ancora spesso percepito come un’esperienza al “negativo”, un professionista a cui ci si rivolge per risolvere un problema.
Io penso che la mia esperienza di avvocato debba consentire ai miei clienti di poter realizzare e sviluppare le loro idee e il loro business, tutelandoli al meglio per essere competitivi e vincenti.
Se hai un’idea che vuoi realizzare, un progetto da tutelare o vuoi sapere come gestire al meglio la tua attività leggi anche gli altri articoli della sezione Marchi per tutti gli approfondimenti.
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