
Un caffè alla carta. Meno costi e più sicurezza.
Oggi è entrata in vigore la Direttiva Europea n. 2366/2015 “Payment service direttive 2” (PSD2), che vieta il sovrapprezzo per gli acquisti effettuati nei negozi e online con strumenti di pagamento elettronici.
Il provvedimento prevede anche nuove regole per la protezione dei pagamenti online effettuati da device mobili e non, con bancomat e carte di credito.
La normativa non riguarda soltanto i pagamenti effettuati da singoli cittadini ma anche quelli delle aziende.
Tra le novità introdotte c’è:
- l’impiego del credito telefonico come mezzo di pagamento per alcune tipologie di beni e servizi
- la riformulazione del perimetro di deroga per gli strumenti cosiddetti “a spendibilità limitata”
Per favorire i pagamenti digitali viene confermato e generalizzato il divieto di applicare il sovrapprezzo per l’uso di un certo strumento di pagamento.
I pagamenti tramite carta di debito e prepagata avranno una commissione interbancaria per ogni operazione di pagamento che non potrà essere superiore allo 0,2% del valore dell’operazione stessa.
Per le operazioni tramite carta di credito la commissione interbancaria per operazione non può essere superiore allo 0,3% del valore dell’operazione.
In caso di furto o frodi con carte o bancomat fino a ieri il cliente era tenuto a pagare € 150,00 per operazioni che non riconosceva effettuate prima della sua denuncia.
Ora la franchigia scende a € 50,00.
Aumenta anche la trasparenza dei costi di commissione quando si acquista in una valuta europea diversa dall’euro.
Aumenta la protezione della privacy di chi utilizza il Fintech – la tecnologia applicata ai servizi finanziari – e che creano un legame tra il conto del cliente e quello del venditore.
Da ora anche si dovranno rispettare standard molto rigidi di protezione dei dati finanziari e dovranno dotarsi di una sicurezza ulteriore per assicurare le transazioni.
I consumatori saranno inoltre più protetti quando effettueranno i pagamenti.
Accenture ha intervistato circa 80 executive responsabili dei servizi di pagamento presso grandi società di vendita al dettaglio e banche di tutta Europa.
Quasi un terzo degli intervistati ha dichiarato che sarà in grado di collegarsi direttamente alle banche per acquisire le informazioni relative ai clienti e gestire disposizioni di pagamento.
Circa il 90% sarà in grado di farlo entro il 2019.
E’ evidente che i retailer non devono lasciarsi sfuggire l’opportunità di accettare pagamenti bypassando intermediazioni e garantendo procedure di rimborso più rapide, migliorando così la customer experience.
Contattami e scopri il nostro servizio di consulenza telefonica!
Un caffè alla carta #e-commerce #LexAroundMe Condividi il Tweet