
Tutto va bene, Madama la Marchesa
“Come va?”
“Tutto va ben, madama la marchesa”.
Tranne qualche piccolo particolare…
La canzone, di origine francese, è stata eseguita in Italia da Nunzio Filogamo, presentatore delle prime edizioni del Festival di Sanremo.
La canzone narra la storia di una marchesa che lascia il suo castello e va a folleggiare a Parigi. Ma non dimentica i suoi interessi e ogni sera telefona al fido maggiordomo per avere notizie.
Questi, puntualmente, risponde che “tutto va ben”.
Tranne qualche piccolo particolare: che la sua amata cavallina era morta, che le stalle si sono incendiate, che un’ala del castello era crollata, che il marito marchese si era suicidato, e che lei – la marchesa – era praticamente rovinata.
Ma, a parte ciò, “tutto va ben, madama la marchesa”.
In queste ultime settimane, però, ben altra Marchesa ha monopolizzato il gossip nazional-popolare sulla legittimità del suo titolo e sulla titolarità o meno del nome Marchesa d’Aragona si sono scatenati tweet e hashtag dedicati.
Ma la Marchesa d’Aragona esiste ed è un marchio registrato in Italia nel 2014 da Daniela del Secco nelle classi 3 (Preparati per la sbianca e altre sostanze per il bucato; preparati per pulire, lucidare, sgrassare e abradere; saponi; profumeria, olii essenziali, cosmetici, lozioni per capelli; dentifrici), 14 (Metalli preziosi e loro leghe; gioielleria, bigiotteria, pietre preziose; orologeria e strumenti cronometrici) e 25 (Articoli di abbigliamento, scarpe, cappelleria).
Non un titolo per discendenza, quindi, ma per identificazione personale.
In quanto da tutti considerata Marchesa d’Aragona ha depositato il marchio alla camera di commercio. Quindi, correttamente, in Italia, l’unica Marchesa d’Aragona è lei.
Un’operazione di personal branding studiata nel dettaglio e in linea con la migliore strategia di valorizzazione del marchio.
Lavorare sul marchio significa rendere visibile un simbolo, un nome, una lettera o un insieme di lettere, numeri e simboli.
Il marchio è la componente distintiva della marca che identifica uno specifico produttore. E’ quello che connota l’identità dell’impresa e deve essere in grado di valorizzare l’acquisto che fa il consumatore. Ossia la motivazione per cui sceglie quel punto di vendita e non altri; oppure, a livello di prodotto, quale motivazione induce a scegliere quel prodotto e non altri.
Il marchio deve essere costruito e deve legarsi a un prodotto, ma soprattutto i consumatori devono poter identificare un valore.
A ogni attività commerciale e produttiva viene legato un marchio.
I marchi vincenti sono quelli che danno valore al consumatore e il valore generato si trasforma in un asset per l’impresa di indubbio valore e iscritto tra i beni immateriali nel bilancio aziendale.
Anche le piccole e medie imprese, gli artigiani, i commercianti possono creare un proprio marchio.
Ma per quale motivo conviene creare un brand forte?
È proprio nella dimensione della piccola impresa che alcuni marchi sono diventati famosi anche oltre i confini nazionali e tipicamente sono nati da una dimensione domestica o familiare, poi sono diventati dei marchi che hanno anche un proprio carattere e una propria forza.
Va fatta una distinzione tra brand in ambito business e brand in ambito consumer.
Nel primo caso le azioni di valorizzazione del marchio saranno orientate verso un cliente che è a sua volta un’impresa che integra la propria offerta, nel secondo caso sono orientate agli individui, ai consumatori.
Dietro la maggior parte degli acquisti non ci sono solamente i fattori legati alla qualità, ne emergono altri che influenzano le scelte dei consumatori.
Il valore e la potenza del brand sono tra questi.
Se le grandi multinazionali investono sul brand e sono molto forti, per quali motivi a livello locale le imprese dovrebbero creare un brand forte?
Creare un brand forte a livello locale significa valorizzare il territorio, identificarsi con la comunità locale, ma anche iniziare un passa parola positivo che, associato ad altre politiche di valorizzazione e diffusione della brand reputation, creerà una ricaduta positiva sulla notorietà, sul prestigio, e infine un incremento dei ricavi di vendita.
I passi principali del branding sono:
- domandarsi quale identità esprimere
- identificare un nome/simbolo
- verificare quale significato associare
- verificare il livello di risposta del cliente/consumatore
- percepire il valore potenziale, lanciarlo sul mercato
- raccogliere il feedback di risposta.
I grandi marchi insegnano che possono restare identici nell’essenza, ma devono essere continuamente sostenuti e valorizzati in funzione del target obiettivo e rinnovati per essere in linea con i tempi.
Un marchio è forte quando i consumatori si identificano con il nome e il prodotto e finiscono per acquistarlo e danno ad esso una priorità nella scala dei valori.
Un marchio a livello locale diventa forte quando supera i confini del locale per diffondersi a livello interregionale e successivamente supera le barriere nazionali.
Cosa fare per far crescere il valore del brand?
Prima di tutto renderlo visibile, ossia tutti devono essere in grado di vedere il marchio, i colori e i simboli a esso associati.
Brand è cultura, creazione di cultura, cultura organizzativa. Il brand esprime i valori aziendali, è un insieme di contenuti valoriali che si trasferiscono nella società e che devono essere positivi per creare un consumatore consapevole e attento.
Il marchio differenzia il prodotto da quello dei concorrenti, facilita il riconoscimento e determina il posizionamento strategico del prodotto e il successo dell’impresa con un marchio forte.
Dietro ogni marchio c’è una storia che i consumatori e i clienti vogliono ascoltare e sapere per capire e condividerla.
E la Marchesa d’Aragona ha saputo sfruttare al meglio la sua storia per valorizzare il suo marchio.
Se anche tu vuoi dare lustro e nobiltà al tuo prodotto o alla tua storia registra il tuo marchio con noi!
Contattami e scopri anche il nostro servizio di consulenza telefonica studiato apposta per te!
Lascia qui il tuo commento al blog e ai servizi di LexAround.me
Tutto va bene Madama la Marchesa #brand #marchio #marchesa #personalbranding #LexAroundMe Condividi il Tweet