Report. La guerra dei brevetti

Brevetti. Puntata Report del 15.05.16 su Lex Around Me

Report. La guerra dei brevetti

Nell’ultima puntata di Report si è parlato anche di brevetti e marchi, dell’importanza di tutelare le proprie idee e di una vera e propria guerra combattuta da multinazionali, piccoli inventori, fondi di investimento e università per conquistare o difendere i propri marchi e brevetti.

Il titolare di un marchio che decide di sub-licenziarlo per la produzione di prodotti collaterali al suo corebusiness percepisce un guadagno maggiore in questo tipo di trasferimento che nel trasferire la propria attività produttiva.

Le parole di Tommaso di Tanno, Tributarista: ” Se io sono titolare del marchio Ferrari e sub-licenzio il marchio Ferrari non solo per la produzione di automobili, ma anche per la produzione di profumi, per la produzione di borse, per la produzione di cinte, per la produzione di giubbetti, come sta avvenendo nei fatti, su ogni giubbetto che vendo percepisco una royalty dell’x per cento, il 15%, il 20%, quello che sia. Quindi c’è una grande convenienza a trasferire il marchio, mentre non c’è, c’è scarsa convenienza a trasferire l’attività produttiva

Attualmente in Italia i redditi derivanti da marchi e brevetti sono assoggettati a una tassazione del 31,4 %. Negli altri Paesi Europei la tassazione si attesta sul 10% in Inghilterra,  passando dall’assenza di tassazione a Malta, da una tassazione del 5% dell’Olanda e del 15% di Francia e Portogallo.

Quindi una società straniera, sui canoni che percepisce dalla società italiana, paga le imposte nella misura del 10%, mentre la società italiana, corrispondendo quelle royalties, risparmia imposte nella misura del 31,4%. La differenza è il risparmio di imposta che è legittimo, se l’operazione è reale, ma illegittimo se l’operazione è fittizia, cioè se la società non è realmente esistente all’estero ma solo apparentemente residente all’estero.”

Anche il Governo si è accorto dell’importanza di questo tema e delle sue implicazioni economiche e con il decreto “Patent Box” ha introdotto un regime opzionale di tassazione per i redditi derivanti dall’utilizzo di opere dell’ingegno, di brevetti industriali, di marchi, di disegni e modelli che porterà la tassazione al16% con l’obiettivo di rendere il mercato italiano maggiormente attrattivo per gli investimenti nazionali ed esteri di lungo termine.

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