
Moschino: più chic, meno cheap
Il marchio deve il suo successo al carattere del suo fondatore, Franco Moschino, dissidente verso il sistema e con una comunicazione non convenzionale che spesso ha preso in giro i meccanismi di comunicazione tradizionali della moda.
“Copio e dissacro gli stilisti altrui, racconto quello che succede tentando di capire le motivazioni della gente”. Con queste parole Moschino sintetizza perfettamente la sua visione della moda: uno strumento per riflettere con ironia sulla società.
L’incontro tra la moda e lo stilista avviene per caso: dovendosi mantenere agli studi inizia a lavorare come illustratore freelance per importanti riviste e nel 1971 inizia a collaborare con Gianni Versace.
Il marchio viene fondato nel 1983 in contemporanea al lancio della prima collezione femminile del marchio.

Marchio Moschino.
Con il sogno di diventare pittore, Moschino riporta il gusto per le stampe e il colore nelle sue collezioni.
Il marchio incarna alla perfezione quello che sono stati gli anni ’80 per la storia della moda italiana, con uno stile vivace e talvolta provocatorio con cui ha rivisitato i capi della tradizione in chiave più pop.

Moschino Pop Art Collection.
Quello che distingue il marchio è partire dai classici del guardaroba, come il tailleur di Chanel, dissacrandoli con ironia e con accessori esagerati, opulenti ma costituiti da materiali tutt’altro che preziosi.
Uno dei meriti di Moschino è stato quello di essere tra i primi a sfruttare il successo delle seconde linee, fondando nel 1988 il marchio Moschino Cheap and Chic.

Marchio Cheap and Chic.
Il gioco del Marchio
Ogni dettaglio sulle passerelle Moschino ha sempre avuto un preciso significato, segnando tra i primi uno dei percorsi che seguirà la moda negli anni successivi: la reinvenzione e il gioco.
Le sfilate incuriosivano perché erano spesso spesso dominate da un elemento a sorpresa, come nel 1989 quando una sfilata venne interrotta da un video chiamato “Fashion Blitz” o quando, in un’altra occasione, le modelle sfilarono in ginocchio.
Ma non solo.
Moschino crea delle T-Shirt con la scritta “Moschifo” e molti inviti per i media vengono inviati sotto forma di slip!

T-Shirt Moschifo.
Insomma, un approccio decisamente nuovo ed eclettico e, per questo, mai ignorato da pubblico e critica.
L’imprevisto dietro l’angolo era una delle ragioni per cui giornalisti e compratori amavano partecipare alle sfilate Moschino.
I Marchi della linea
- Moschino Couture! dal 1983
- Moschino Jeans dal 1986 al 2009
- Moschino Cheap and Chic dal 1988 al 2015
- Nature Friendly Garment by Moschino dal 1994
- Friends Men Moschino dal 2005
- Moschino Funny dal 2006
- Love Moschino dal 2009
- Boutique Moschino dal 2015
Franco Moschino è morto prematuramente all’età di 44 anni ma è riuscito a godersi i festeggiamenti per il decennale della sua casa di moda, anniversario celebrato con una mostra retrospettiva, un libro dal titolo “X anni di caos” e una sfilata evento.
Non ha mai fatto mistero delle sue intenzioni rispetto al mondo della moda.
Un reinventarsi continuo, di collezione in collezione, di anno in anno, tra abiti colorati, stampati, dipinti di immagini “diverse” rispetto a quelle che si trovavano in tutte le altre case di moda, dando vita a un movimento di pensiero completamente innovativo nel panorama mondiale.
Ecco perché Moschino è ancora oggi un vanto per l’Italia intera.
Un marchio sempre attuale, dinamico e fresco.
Potevo farmi mancare la freschezza di questo marchio? Assolutamente no!

Fresh Moschino.
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