
Marchio e Cyber Security
La protezione del marchio online non è mai stata così importante come adesso. Contraffazione via internet, frodi, pirateria e cybersquatting.
I marchi sono sottoposti sempre più a minacce, anche a causa della proliferazione dei social media, dell’aumento dei cyber crime e dei progressi tecnologici.
Una maggiore consapevolezza sul tema della cyber security, comporta inevitabilmente dedicare sempre maggiore attenzione alla protezione del marchio online e una maggiore consapevolezza dell’importanza di una tutela preventiva ed efficace all’interno delle aziende. E anche la natura della protezione sta cambiando.

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Il ruolo della cyber security nella protezione del marchio
Sia gli specialisti nella tutela del marchio che le aziende che affrontano il delicato tema della protezione del loro investimento, non possono prescindere dall’affrontare il tema dello sviluppo tecnologico.
Il panorama delle minacce è in continuo mutamento: contraffattori e criminali informatici utilizzano strumenti sempre più avanzati.
Per questo motivo le aziende non possono permettersi di non essere aggiornate e subire gli effetti negativi dell’evoluzione dei rischi e delle minacce. E ormai l’85% dei brand ha incorporato nuove tecnologie nella propria strategia di protezione, tra cui l’intelligenza artificiale (39%), i big data (37%), il machine learning (33%) e il dark web (25%).
Grazie all’AI, al machine learning e all’analisi dei big data è possibile monitorare il panorama delle minacce in modo più efficace, con un approccio proattivo per affrontare le diverse minacce online.
Il dark web non è solo un mercato illecito di beni e servizi fisici, ma anche di dati riservati e proprietà intellettuale, che possono seriamente danneggiare i marchi. E le violazioni aumentano esponenzialmente quando si tratta di consumer brand.
Su quanti più canali il marchio si espone, maggiori sono i rischi che corre. Sono i siti web che hanno registrato i più alti livelli di violazione, seguiti da e-mail, social media, app e marketplace.
La gestione dei domini aziendali costituisce una parte fondamentale di una strategia generale di protezione del marchio; non solo per motivi di sicurezza ma anche in termini di massimizzazione di profitti e contenimento dei costi.
In termini di cybercrime, la maggior parte delle aziende ha subito attacchi di:
- siti che impersonificano il brand
- malware
- truffe BEC (Business Email Compromise)
- phishing tramite SMS (smishing)
- impersonificazione vocale (vishing)
L’attività sul dark web rappresenta a tutti gli effetti una minaccia per il business legato al marchio dell’azienda. La protezione del marchio online è fondamentale per il benessere dell’azienda.
Le conseguenze dell’abuso del marchio e di una rappresentazione ingannevole hanno effetti disastrosi per la reputazione, la fiducia dei clienti e gli investimenti fatti. I segni distintivi di un’azienda presente online non passano solo da ciò che è visibile sul sito web ma anche da elementi meno evidenti.
Ad esempio i meta tag. Ossia parti di linguaggio HTML che descrivono il contenuto della pagina ai motori di ricerca e ai visitatori del sito web.
Sono le informazioni che non vengono visualizzate nella parte front end del sito, ma che si trovano nella sua struttura e permettono ai motori di ricerca di comprendere di cosa tratta quel sito.

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Cyber Security: inserire il marchio altrui come meta tag
Se inserisci nel tuo sito web keywords che rappresentano il marchio di un tuo competitor lo scopo è, evidentemente, quello di comparire tra i risultati di ricerca dell’altra azienda quando l’utente inserisce le parole chiave riferite al marchio o alle attività dell’azienda concorrente. Questo rappresenta a tutti gli effetti una condotta parassitaria, idonea a sfociare in concorrenza sleale anche per effetto dell’agganciamento ai risultati dei mezzi impiegati da un’altra azienda.
L’uso delle parole chiave ha un ruolo fondamentale nell’utilizzo di strumenti quali il keywords advertising.
Tutte le principali piattaforme online, da Google ai social, offrono infatti l’opportunità di posizionarsi al meglio rispetto al target di interesse, con annunci a pagamento legati alle ricerche effettuate dagli utenti. Inserire, quindi, tag o parole chiave riconducibili a un’altra azienda ai fini di attirare su di sé il traffico generato dalla notorietà del marchio concorrente rappresenta già di per sé una condotta scorretta e un abuso del marchio.
Come reagire a un uso illecito del marchio
Se il tuo marchio viene utilizzato illegittimamente online, sia direttamente che tramite l’inserimento di keywords, in prima istanza è opportuno inviare una diffida intimando di cessare il comportamento illecito.
Se non ottieni risposta e se vuoi chiedere un risarcimento del danno è necessario rivolgerti all’autorità giudiziaria.
Nel frattempo, è anche consigliabile inoltrare una segnalazione al motore di ricerca, che potrebbe ottemperare, anche prima dell’eventuale ordine giudiziale, al blocco della pratica scorretta.
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