
La Cina è vicina
La Cina è da sempre una meta fondamentale per le aziende che vogliono esportare i propri prodotti in un mercato competitivo e potenzialmente illimitato.
Ma per poter vendere in tranquillità i tuoi prodotti devi valutare con anticipo come proteggere il tuo marchio. Ancora prima di iniziare l’attività di vendita.
Anche in Cina, infatti, vige il principio del “first to file”: chi per primo deposita la domanda di marchio per primo acquisisce il diritto alla registrazione.
Questo significa che l’impresa o l’individuo che per primo registra un marchio gode del diritto esclusivo di utilizzarlo. A meno che non si applichino circostanze speciali come nel caso in cui il marchio sia già notorio.
È quindi indispensabile registrare il marchio con congruo anticipo rispetto all’effettivo inizio delle attività commerciali con i partner cinesi.
Non richiedere per tempo la registrazione significa esporsi al rischio che altri vi provvedano, con conseguenze pregiudizievoli come:
- l’impossibilità di registrare o usare il tuo marchio in Cina
- il blocco dei prodotti sul mercato cinese
- essere costretto ad acquistare il tuo marchio da chi lo ha illecitamente registrato con i costi e i tempi legati a un procedimento legale.
Prima di richiedere la registrazione in Cina è assolutamente raccomandata una ricerca di anteriorità per accertarsi che non vi siano altri marchi identici o simili a quello di interesse.
Una prima verifica può essere effettuata presso la banca dati messa a disposizione dall’Ufficio Marchi Cinese.
La ricerca di anteriorità è importante anche per evitare problemi in fase di produzione o commercializzazione dei prodotti.
Se un marchio identico o simile a quello che vuoi depositare e usare in Cina è già stato depositato, ed eventualmente registrato da altri, un successivo deposito di marchio verrà presumibilmente rigettato dall’Ufficio Marchi. E dovrai anche riconsiderare la strategia di protezione del marchio valutando non più il suo primo deposito o nuovo deposito. Ma il recupero del marchio attraverso la sua revoca o riacquisizione.
Il rischio derivante dall’ignorare marchi identici o simili precedenti è quello di essere contrastati dal titolare del marchio sia all’interno del mercato cinese sia alle sue frontiere.
Inoltre occorre verificare che il marchio possa essere validamente registrato ai sensi della legge cinese. Ad esempio, non è ammessa la registrazione di marchi che, nella lingua cinese, siano meramente descrittivi. O che contengano la bandiera o altri emblemi della Repubblica Popolare Cinese. O ancora che presentino una connotazione laudativa, offensiva o discriminatoria.
Perché sia registrabile il marchio deve essere:
- NUOVO, non identico o simile a marchi anteriori, quindi non deve pregiudicare diritti acquisiti da altri;
- DISTINTIVO, ovvero un segno adatto a distinguere i prodotti o servizi di una persona fisica, persona giuridica o altra organizzazione da quelli di terzi
- LECITO, non deve contenere segni contrari alla legge, all’ordine pubblico e al buon costume
- NON INGANNEVOLE, non deve ingannare il pubblico, in particolare sulla provenienza geografica, sulla natura o sulla qualità dei prodotti o servizi.
È importante tener presente che spesso i consumatori cinesi trovano un nome cinese per marchi stranieri mediante traduzione o traslitterazione in caratteri cinesi.
È, quindi, sempre consigliabile registrare anche la versione cinese di un marchio straniero. Perché la registrazione di un marchio in caratteri latini non protegge automaticamente il marchio contro l’uso o la registrazione dello stesso, o di un marchio simile, in caratteri cinesi.
L’autorità competente ad effettuare la registrazione dei marchi in Cina è l’Ufficio cinese per i marchi che è parte della State Administration for Industry and Commerce.
Si possono seguire due strade per registrare un marchio in Cina.
La registrazione nazionale e quella internazionale per mezzo di una domanda al WIPO con richiesta d’estensione alla Cina.
Gli stranieri, persone fisiche o giuridiche, aventi residenza o sede abituale dei propri affari in Cina possono procedere alla registrazione direttamente, rivolgendosi all’Ufficio per i marchi. Oppure ricorrendo a un’agenzia per i marchi approvata dallo Stato.
Gli stranieri, individui e imprese, senza residenza e/o sede abituale dei propri affari in Cina devono obbligatoriamente affidare a un’agenzia per i marchi la propria domanda di registrazione.
L’Ufficio per i marchi ha sede a Pechino ed è l’unico a poter accettare domande di registrazione.
Occorre essere assolutamente certi della professionalità dell’agente in marchi a cui ci si rivolge in Cina. Senza nulla togliere ai molti professionisti cinesi che svolgono seriamente il proprio lavoro, dal 2001 l’accesso alla professione di “agente in marchi” non è più disciplinato da alcun esame di stato. Chiunque (non occorre alcun titolo di studio o tirocinio) può diventare agente in marchi. A condizione che costituisca una società a responsabilità limitata in Cina ed ottenga la relativa licenza dall’amministrazione locale (AIC).
Quindi prima di procedere alla registrazione rivolgiti al tuo consulente in marchi in Italia, specificando quali siano i Paesi di interesse, oltre all’Italia e alla Cina. E i prodotti e servizi che si intendono proteggere.
Infine è da tenere presente che la registrazione in Cina non copre le Regioni ad Amministrazione Speciale di Hong Kong e Macao. Anche Taiwan e Singapore costituiscono una giurisdizione a sé.
Se si è interessati a questi Paesi sarà necessario richiedere la registrazione con un’apposita procedura.
Se vuoi risolvere una tua questione legale o avere un parere sugli argomenti trattati prenota qui la tua consulenza.
Se vuoi approfondire tutti gli aspetti della tutela dei Marchi leggi gli articoli della Categoria.
Per tutti gli aggiornamenti segui #LexAroundMe
Lascia qui il tuo commento al blog e ai servizi di LexAround.me
La Cina è vicina #Marchio #brand #ProprietàIndustriale #LexAroundMe Condividi il Tweet