
Il Metaverso può tutelare i marchi?
Alzi la mano chi non ha letto, cercato o approfondito il concetto di Metaverso negli ultimi mesi. O non ne ha sentito parlare.
Io personalmente, oltre ad aver approfondito il tema per ovvie ragioni professionali, credo di aver sentito introdurre il concetto di Metaverso almeno una volta nelle ultime venti conversazioni che ho avuto. E non erano in ambito giuridico.
Perfino alla cena di classe di mio figlio qualcuno ha parlato di Metaverso. E non era un ragazzino alle prese con un visore di realtà aumentata. Ma non entrerò nei dettagli della conversazione perché potrei urtare la suscettibilità di chi si sente esperto in materia in quanto ha un account Facebook…anzi Meta.

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Metaverso e brand
Il Metaverso abbraccia una serie infinita di possibilità e usi.
Il mondo del gaming e della moda se ne sono accorti da tempo. E diverse realtà imprenditoriali stanno depositando domande di marchio per prodotti che possono essere utilizzati in ambienti virtuali.
Ad es. Nike, oltre ad aver registrato il marchio in classi che vanno ben oltre il suo settore di competenza, ha creato sulla piattaforma di gioco Roblox, Nikeland. Una città digitale dove è possibile acquistare prodotti digitali Nike, giocare e “praticare” sport.
I brand famosi, oltre a realizzare vere e proprie insegne all’interno delle vetrine virtuali del Metaverso, aggiungono il loro marchio anche su vestiti e accessori degli avatar. Che sono a tutti gli effetti dei consumatori.
E alcuni marchi stanno già vendendo asset digitali come NFT, rendendo ancora più esclusivo l’oggetto virtuale, dal momento che il consumatore avrà probabilmente l’unica versione digitale di quel prodotto in edizione limitata. Infatti anche gli utenti del Metaverso vogliono che il loro avatar abbia una personalità unica.
Ecco perché molte case di moda hanno creato collezioni e skin per giochi, ad es. su Fortnite.
Perché proteggere il marchio nel Metaverso
L’uso del marchio nel Metaverso è strettamente correlata alla protezione del marchio stesso.
Il titolare di un marchio registrato deve depositarlo anche per le classi di intrattenimento e software? Oppure la protezione ottenuta con la registrazione è automaticamente efficace?
Al momento le classi della Classificazione di Nizza che hanno cominciato a essere registrate dalle aziende sono la 9, la 35, la 41 e la 42. Oltre a quelle riferite ai beni e/o servizi offerti.
Tra l’altro cercare di “agganciarsi” alla popolarità delle parole “meta” e “metaverso” è già sconsigliabile (a meno che non si aggiungano anche altri termini) alla luce dei più di mille marchi che già utilizzano questi termini.

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La sfida giuridica del Metaverso
Ma la corsa al Metaverso è già iniziata anche in senso contrario. Ci sono già, infatti, i primi tentativi di depositare domande di marchi famosi da parte di terzi per prodotti e servizi virtuali. E sono già iniziati i primi contenziosi sull’utilizzo illegittimo dei marchi nel Metaverso.
In questo senso va posta particolare attenzione agli accordi di licenza relativi ai marchi e vanno individuati i diritti del licenziante e del licenziatario all’interno del mondo virtuale. Va, anche, definito con apposite clausole il perimetro territoriale-virtuale dell’uso del marchio.
E quali siano le facoltà concesse agli utenti con i loro avatar. In mancanza di contratti adeguati le piattaforme potrebbero rischiare di essere accusate di contraffazione o uso illegittimo del marchio a seguito dell’attività dei loro utenti.
Ci sono, poi, quesiti aperti e non ancora risolti: Come vengono gestite le creazioni realizzate dagli utenti attraverso gli avatar? Gli utenti possono utilizzare liberamente i marchi all’interno del Metaverso? Con quali limitazioni? E cosa succede se il marchio viene utilizzato in un contesto violento? Vale anche nel Metaverso il principio di territorialità e di esaurimento?
Per non parlare della raccolta delle prove delle violazioni all’interno del Metaverso. Identificare e localizzare i trasgressori potrebbe essere più impegnativo di quanto non lo sia già nel mondo reale. E saranno necessari metodi di indagine tecnologicamente adeguati per identificare tutti i rischi di violazione nel Metaverso.
Insomma, un mondo tutto da scoprire e regolamentare se vorremo sfruttarlo al meglio.
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