
E-commerce: io pratico corretto
Nel tuo E-commerce ricordati di prestare particolare attenzione alle pratiche commerciali ingannevoli.
Cosa sono le pratiche commerciali ingannevoli?
Le pratiche commerciali ingannevoli si distinguono in azioni ingannevoli e omissioni ingannevoli.
Le azioni ingannevoli
È considerata azione ingannevole la pratica commerciale che contiene informazioni non vere, anche se di fatto corrette nella presentazione complessiva.
Sono ingannevoli perché inducono o sono idonee a indurre in errore il consumatore, facendogli prendere una decisione che non avrebbe altrimenti preso.
Le omissioni ingannevoli
È considerata omissione ingannevole una pratica commerciale che omette informazioni rilevanti.
Informazioni di cui il consumatore ha bisogno in quel determinato contesto per prendere una decisione consapevole.
Sono ingannevoli perché spingono il consumatore ad assumere una decisione che non avrebbe altrimenti preso.
E’ sempre ingannevole:
- esibire un marchio di fiducia, un marchio di qualità o un marchio equivalente senza aver ottenuto la necessaria autorizzazione
- affermare che un professionista o un suo prodotto sono stati autorizzati o accertati da un organismo, pubblico o privato
- invitare all’acquisto di prodotti a un determinato prezzo senza manifestare l’esistenza di ragionevoli motivi per cui il professionista non sarà in grado di fornire quei prodotti alle condizioni promesse
- pubblicizzare concorsi o promozioni a premi senza attribuire i premi descritti o un equivalente ragionevole
Alla stessa stregua è sempre ingannevole invitare all’acquisto di prodotti a un determinato prezzo e successivamente:
- rifiutarsi di mostrare l’articolo pubblicizzato
- rifiutarsi di accettare ordini per l’articolo o rifiutarsi di consegnarlo entro un periodo di tempo ragionevole
- fare la dimostrazione dell’articolo con un campione difettoso con l’intenzione di promuovere un altro prodotto
E’ altrettanto ingannevole dichiarare, contrariamente al vero, che il prodotto sarà disponibile solo per un periodo molto limitato.
Questo al fine di ottenere una decisione immediata privando il consumatore del tempo sufficiente per prendere una decisione consapevole.
Una condotta è ingannevole quando:
- genera, contrariamente al vero, l’impressione che la vendita del prodotto sia lecita
- presenta diritti concessi al consumatore dalla legge come una caratteristica propria dell’offerta
- promuove un prodotto simile a quello fabbricato da un altro produttore facendo credere al consumatore che il prodotto sia suo
- promuove un sistema a carattere piramidale, in cui il consumatore fornisce un contributo in cambio della possibilità di ricevere un corrispettivo derivante dall’entrata di altri consumatori invece che dalla vendita dei prodotti
- descrive un prodotto come gratuito se il consumatore deve pagare un supplemento di prezzo rispetto al normale costo per ritirare o farsi consegnare il prodotto
- include nel materiale promozionale una fattura o richiesta di pagamento che lasci intendere al consumatore di aver già ordinato il prodotto
- lascia intendere che il professionista non agisce nel quadro della sua attività commerciale, presentandosi, contrariamente al vero, come consumatore
- lascia credere che i servizi post-vendita sono disponibili in uno Stato diverso da quello in cui è venduto il prodotto
E’ anche ingannevole fornire indicazioni inesatte sulla natura e la portata dei rischi per la sicurezza del consumatore in caso di mancato acquisto.
Così come indicare che un prodotto ha capacità curative in realtà inesistenti.
Altrettanto ingannevole è affermare, contrariamente al vero, che il professionista è in procinto di cessare l’attività o trasferirla.
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Leggi il mio Post “Il Codice del Consumo dalla parte dell’azienda. Le pratiche commerciali scorrette” oppure se hai altri dubbi o richieste contattami qui per una prima consulenza.
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