
Cosa fai quando il marchio non ce l’hai?
I grandi marchi hanno un nuovo competitor: il mercato delle sigarette elettroniche.
Si sa, i dolci piacciono a tutti.
Perché, quindi, non sfruttare i marchi già noti per attirare i clienti con sapori accattivanti?
Ed ecco, quindi, proliferare soprattutto on line, liquidi per sigarette dal packaging ingannevole che sembrano rimandare ad altri prodotti, con forme simili o addirittura uguali all’originale.
Da Nutella a Kinder Bueno, passando dal panettone Bauli ai Biscotti Plasmon. Ma anche Tic Tac, Chupa Chups, Oreo e KitKat.
Non c’è marchio che sia rimasto indenne dall’utilizzo improprio da parte dei produttori di liquidi per sigarette elettroniche.

B-auly.

Kit-Ket.
In effetti guardando queste immagini chi di noi a prima vista pensa che si tratti di un liquido per sigarette?
Questo tipo di violazione ha due aggravanti: la lesione della buonafede del consumatore e la riproduzione di cibo o bevande accattivanti in etichetta.
Quello che infatti viene maggiormente tutelato nell’ambito del marchio è la buona fede del consumatore, che alla vista di un liquido che riporta un marchio noto, può essere indotto a credere che si tratti di un prodotto appartenente all’azienda proprietaria del marchio.
Ed è proprio a tutela della pubblica fede che l’azione – e la conseguente sanzione – contro un marchio contraffatto non necessitano di un’apposita denuncia da parte del proprietario del marchio ma il reato può essere punito d’ufficio a seguito di un normale controllo.
Ma le aziende non sono rimaste a guardare e hanno già iniziato a difendere il loro marchio e i primi sequestri presso i rivenditori non si sono fatti attendere.
Il caso Quickie

Quickie.
Nel 2016 il Ministero della Salute ha intimato il ritiro dalla distribuzione e dalla vendita del liquido per sigarette Quickie a causa della confezione e dell’etichettatura ingannevole che avrebbe potuto indurre i bambini a confonderlo con il noto prodotto al cioccolato solubile Nesquik.
Il caso Ferrero

Oh-bueno.
La Ferrero, sempre nel 2016, solleva la questione della violazione del suo marchio nei confronti di alcuni liquidi per sigarette con etichetta raffigurante i suoi prodotti.
Ferrero rivendica la potenzialità di tali prodotti di trarre in inganno il consumatore nella fase di acquisto dei prodotti, soprattutto nel mercato on line.
Il caso Perfetti

Choops.
Nel marzo 2017 anche la Perfetti si muove contro i produttori e rivenditori del liquido per sigarette elettroniche che utilizza il suo marchio senza alcun accordo o autorizzazione.
Nel mirino i liquidi che raffigurano i celebri lecca-lecca Perfetti Van Melle.
Attenzione: le sanzioni non ricadono esclusivamente sul produttore del liquido che utilizza illegittimamente un marchio altrui ma anche sui distributori e sui rivenditori.
Se vuoi sapere se il tuo e-commerce ha tutti i requisiti previsti dalla legge leggi il mio Post “Il tuo e-commerce è a prova di legge?” oppure se hai altri dubbi o richieste contattami.
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