
Cosa devi sapere prima di fare una causa
La difesa è un diritto inviolabile tutelato dalla Costituzione. Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi.
Questo però non significa che, salvo alcune eccezioni espressamente previste per il gratuito patrocinio, agire sia privo di costi. Anzi.

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Quando vale la pena fare causa
Spesso ci si chiede se, in fin dei conti, convenga davvero fare causa al debitore o una parte inadempiente di un contratto.
Nel caso di azione per il recupero di somme tutto dipende dalle disponibilità economiche del debitore. E dal possibile margine di successo del pignoramento.
Ed è proprio qui la parte più difficile. Perché un conto è ottenere una sentenza di condanna, un altro è trasformarla in denaro.
Spesso l’esecuzione forzata non ha successo, specie quella per piccole cifre perché si tratta di pignorare i beni del debitore e metterli in vendita con procedure costose e farraginose, molto spesso prive di successo.
L’unico margine di tutela è se il debitore ha uno stipendio (nel qual caso puoi pignorare un quinto), una pensione (pignoramento fino a massimo un quinto sottratto il minimo vitale) o un conto corrente bancario.
Tieni conto però che, sino ad allora, tutte le spese legali sono a carico tuo. Il che è sempre un grosso deterrente per chi non ha certezza di recuperare i propri soldi.

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Fare causa non è né breve né semplice
Ma quando ci sono elementi giuridici validi per ottenere giustizia in tribunale e che quindi sia anche opportuno da un punto di vista strettamente giuridico oltre che di principio, agire legalmente vale la pena.
Fare una causa è una scelta che deve essere maturata individualmente. La questione della stretta convenienza economica è legata all’evoluzione futura della causa. E su questo si possono fare ipotesi. Ma restano ipotesi.
Soprattutto in ambito legale non trovo serio né professionale spacciare ipotesi per certezze, dal momento che ogni causa porta con sé variabili e un esito non prevedibile all’inizio.
Cosa devi sapere prima di iniziare una causa
Di certo c’è che partire con una base solida, un contratto scritto bene e ragionato sulle tue esigenze e non un semplice copia e incolla di clausole prese un pò a caso da altri contratti ti tutela.
Un contratto ben fatto ti aiuta nel tuo lavoro e ti facilita anche nel caso diventi inevitabile ricorrere a un Giudice per far valere i tuoi diritti.
Questo perché, ovviamente il Giudice è un soggetto terzo che nulla sa del tuo lavoro o delle sue dinamiche.
Se alla base esiste un buon contratto, un accordo scritto in modo chiaro e semplice anche il Giudice sarà in grado di comprendere in modo agile e veloce quali siano i diritti e i doveri. E lo agevolerai nella decisione da prendere.
Vuoi sapere come tutelarti al meglio? Leggi anche gli articoli nella categoria Contratti.
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