
Comportamento – illegale – sui social: le 5 regole
Avere un profilo Instagram, una pagina Facebook oppure un Blog comporta una serie di condotte da seguire per evitare di violare la legge.
Comportamento illegale 1: profilo fake
La falsità di un profilo social è un fatto rilevante che può capitare a ognuno di noi.
Nella maggior parte dei casi al profilo fake è associata una foto vera accompagnata, però, da una descrizione offensiva oppure da contenuti non di proprietà del soggetto.
Questo comportamento costituisce un reato passibile di condanna penale. E’, infatti, sanzionato penalmente chi crea profili fittizi o utilizza foto altrui per indurre terzi in errore con diverse finalità.
Integra il delitto di sostituzione di persona la condotta di colui che crea ed utilizza un “profilo” su “social network“, servendosi abusivamente dell’immagine di un diverso soggetto, inconsapevole, in quanto idonea alla rappresentazione di un’identità digitale non corrispondente al soggetto che ne fa uso. (Fattispecie relativa alla creazione di falsi profili “facebook“).
Cassazione Penale Sez. V, sentenza n. 22049 del 06/07/2020
Quali sono gli aspetti giuridici rilevanti di un profilo falso
- Sostituzione di persona. L’attribuzione di un falso nome riguarda non tanto il nome o il cognome di per sé, quanto l’assunzione di un’identità diversa dalla propria. E non è nemmeno necessario che l’identità che ci si attribuisce sia quella di altri, potendo anche essere immaginaria.
- Diffamazione aggravata. I social network sono considerati a tutti gli effetti un mezzo di pubblicità. Quindi se la condotta lesiva o l’offesa alla reputazione è potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato o, comunque, quantitativamente apprezzabile di persone si commette un reato.
- Violazione della privacy. Se si utilizza come immagine del proprio profilo una foto in cui viene ritratta una persona.
- Violazione del diritto d’autore. Se si pubblica senza autorizzazione un’immagine che è stata scattata da un altro soggetto.

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Comportamento illegale 2: pubblicare immagini altrui
Ogni social network ha il proprio regolamento in materia di tutela del diritto d’autore ma tutti rimandano alla normativa vigente, rappresentata principalmente dalla l. 633/1941 sulla protezione del diritto d’autore e successive modifiche. L’art. 1 della Legge sul Diritto d’Autore dispone che sono protette
le opere dell’ingegno di carattere creativo che appartengono alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro ed alla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la forma di espressione.
Perché un’opera possa beneficiare della protezione offerta dal diritto d’autore è necessario che possegga sia il requisito della “novità” che quello del “carattere creativo”.
Spesso la pubblicazione dei contenuti sui social network fa sì che non ci si preoccupi molto delle conseguenze del proprio comportamento, senza considerare il rischio di commettere una vera e propria violazione.
Quando si sceglie di utilizzare delle immagini sui social network, se si tratta di semplici fotografie, si possono utilizzare le foto citando nome del fotografo, data di creazione, nome dell’autore dell’eventuale opera ritratta.
Nel caso di opere fotografiche è, invece, impossibile usare l’immagine o modificarla se prima non si ottiene l’autorizzazione da parte dell’autore o del titolare dei diritti.
Comportamento illegale 3: copiare i contenuti
La regola principale da tenere a mente quando si decide di utilizzare contenuti di altri è la differenza tra “ispirarsi” e “copiare”.
Ispirarsi vuol dire prendere spunto, assorbire il contenuto o lo stile dell’autore e riadattarlo al proprio contenuto personale per ottenere un risultato diverso e originale.
Copiare vuol dire fare semplicemente copia-incolla del contenuto senza nessuna rielaborazione di forma o contenuto e senza, ovviamente, citare l’autore originario.
Si viola il diritto d’autore anche nel caso di copia-incolla di piccole parti o frasi di un testo altrui.
E anche se l’autore non ha riportato nessun avvertimento (“Riproduzione riservata” o “Tutti i diritti riservati”) oppure non abbia registrato i contenuti della sua opera.
E’ possibile copiare un testo senza violare il diritto d’autore nel caso di citazione o riassunto dell’opera stessa.
Oppure quando la pubblicazione abbia come fine l’insegnamento, lo studio o o la condivisione non a scopo di lucro. In tutti questi casi è sempre necessario citare l’autore o la fonte.
Comportamento illegale 4: insultare
Se i social network sono vere e proprie piazze virtuali, attenzione a farti coinvolgere in battibecchi sui social.
Pubblicare post offensivi può costare una condanna per diffamazione aggravata dall’uso del mezzo di pubblicità.
Il messaggio inviato direttamente al destinatario rientra nello schema dell’ingiuria. Mentre l’insulto inviato in una chat in cui sono presenti più persone comporta l’ipotesi di reato di diffamazione.
C’è infatti una differenza sostanziale che è data dalla presenza di più persone.
La Cassazione, infatti, ha affermato che, se l’offesa diretta a persona presente è sempre ingiuria, l’offesa diretta a persona “distante” e connessa per mezzo di una piattaforma di dialogo è e resta ingiuria.
La simultanea connessione di più persone determina una responsabilità aggravata. Anche un messaggio postato a un gruppo limitato di amici ha potenzialmente la capacità di raggiungere un numero indeterminato di persone.
E’ poi sempre necessario valutare il singolo caso e verificare se, nelle intenzioni del colpevole, c’era o meno l’intenzione di offendere l’altro soggetto o magari attaccare la sua reputazione.

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Comportamento illegale 5: usare marchi altrui
Se hai un e-commerce in cui vendi prodotti di diversi produttori devi esporre i prodotti che vendi. E questo comporta anche a pubblicazione del marchio altrui senza particolari autorizzazioni.
Ovviamente questo vale per la vendita di prodotti originali presenti sul sito.
Allo stesso modo se sponsorizzi un prodotto altrui è del tutto legittimo che tu pubblichi quel marchio.
L’uso del marchio altrui è, quindi, lecito se è conforme ai principi della correttezza professionale.
Se vuoi approfondire gli argomenti trattati in questo Post leggi gli articoli della sezione Proprietà Intellettuale e Proprietà Industriale.
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