
5 clausole da non pubblicare mai sul tuo e-commerce
Se sei il titolare di un e-commerce in questo articolo ti spiego le clausole che devi evitare di pubblicare nelle tue condizioni di vendita.
E se dovessi trovarne una sul tuo sito affrettati a rimuoverla così da poter vendere online in tutta sicurezza.
Clausola 1: Esclusione di responsabilità per inadempimento
Con questa clausola il venditore dichiara che non sarà responsabile per il suo inadempimento, totale o parziale. Questa clausola è vessatoria e non deve comparire nelle condizioni generali di vendita.
Stessa considerazione per le clausole che escludono la responsabilità del venditore per morte e/o danno dell’acquirente.
Clausola 2: Facoltà di recedere dal contratto del venditore
La facoltà di recesso è il diritto più importante per il consumatore. Ed è anche una delle clausole che contiene più imprecisioni.
Il consumatore può recedere dall’acquisto effettuato sull’e-commerce entro il termine di quattordici giorni solari (14 giorni di calendario) a decorrere dalla data di consegna del prodotto.
La legge permette ovviamente che anche il venditore possa recedere dal contratto di vendita. Non è però concesso che nelle condizioni di vendita possa recedere dal contratto solo il venditore. Tuttavia capita di trovare all’interno delle condizioni di vendita di alcuni siti e-commerce clausole che attribuiscono solo al venditore il diritto di recedere dall’accordo.
Anche questa clausola è vessatoria. E non deve essere presente nel tuo e-commerce.

Photo by visuals on Unsplash
Clausola 3: Penale eccessivamente onerosa per il consumatore
Molto spesso mi è capitato di leggere delle condizioni di vendita che prevedono delle penali a carico del consumatore. La penale in genere si applica quando il consumatore:
- è inadempiente ai propri obblighi
- recede anticipatamente
- adempie ai propri obblighi in ritardo
La pubblicazione di una penale non è di per sé illecita. Ma lo è prevedere una penale eccessivamente onerosa. E la eccessiva onerosità deve essere valutata caso per caso in quanto non è prevista da nessuna norma.
Alcuni elementi per valutare se la penale è eccessiva sono la gravità dell’inadempimento, il business di riferimento e il rischio imprenditoriale del sito e-commerce.
In linea generale è, tuttavia, sempre meglio evitare penali a carico del consumatore. Anche nel caso in cui la penale sia congrua.
In questo modo azzeri il rischio di contestazioni e sanzioni. E incentivi l’utente all’acquisto.
Clausola 4: Facoltà di non adempiere del venditore
Il venditore può rifiutarsi di adempiere al contratto. Ma in presenza di cause imprevedibili o situazioni eccessivamente onerose.
Il venditore non può riservarsi il diritto di adempiere o meno ai propri obblighi in base a una sua esclusiva facoltà. Ad es. dichiarando di adempiere solo se lo ritiene opportuno. Oppure solo se vengono soddisfatte delle condizioni impossibili da realizzarsi.
Una clausola di questo tipo è vessatoria.
Clausola 5: Giudice competente scelto dal venditore
Può capitare che l’e-commerce riceva una contestazione o un reclamo da parte dell’acquirente. Se non è possibile risolvere in via bonaria la questione è probabile che a decidere sia un Giudice.
Ma quale Giudice? Quello della sede della società oppure quello del domicilio/residenza del consumatore?
Su questo punto il Codice del Consumo è molto chiaro: il Giudice competente è sempre quello del domicilio/residenza del consumatore.
Quindi, se la tua società ha sede a Milano e il consumatore risiede a Venezia, la causa si terrà presso il Giudice di Venezia.
Questo potrebbe incidere anche sui costi legali ma è preferibile inserire (e rispettare) questa clausola piuttosto che rischiare di essere sanzionati per aver pubblicato una clausola vessatoria.

Photo by Mishaal Zahed on Unsplash
Ma cos’è una clausola vessatoria?
La clausola vessatoria è una clausola che prevede uno squilibrio tra i diritti e i doveri del venditore e del consumatore.
In sostanza è una clausola che concede all’e-commerce diritti ritenuti particolarmente “gravosi” per il consumatore. Le clausole vessatorie sono elencate in modo particolare dagli art. 33 e seguenti del Codice del Consumo.
E per poter vendere in tutta tranquillità non devi pubblicare sul tuo e-commerce.
Le sanzioni
Se il tuo e-commerce pubblica condizioni generali di vendita che contengono clausole vessatorie corri il rischio di sanzioni per “pratiche commerciali scorrette”. E le sanzioni vanno da € 5.000 a € 5.000.000 di euro.
L’Autorità incaricata di sanzionare gli e-commerce è l’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato). Per fortuna, soprattutto se la tua attività è all’inizio, l’AGCM valuta l’ammontare della sanzione sulla base di diversi parametri quali:
- fatturato della azienda digitale
- gravità del comportamento
- estensione temporale della pratica commerciale scorretta
Quindi se hai appena iniziato a vendere online e il tuo fatturato è ancora contenuto puoi sperare di subire una sanzione “relativamente” contenuta.
Danno all’immagine
La clausola vessatoria è sempre nulla. Quindi non viene applicata anche se presente.
Bene, quindi la pubblico e poi se il Giudice accerterà che è vessatoria non la applico
Il punto non è tanto il fatto che la clausola venga “cancellata” dalle tue condizioni di vendita. Quanto il rischio di subire un procedimento innanzi alla AGCM.
Ed è sempre spiacevole subire un procedimento da parte della AGCM. Toglie tempo e risorse economiche alla tua attività.
Oltre al danno economico, devi considerare anche il danno d’immagine. Infatti, le sanzioni della AGCM vengono pubblicate sul sito istituzionale dell’agenzia e diffuse con la sua newsletter.
Le sanzioni sono pubbliche e molto spesso sono postate dagli utenti sui social.
In questo caso, la tua azienda rischia un grave danno di immagine. Perché non è piacevole essere identificati come un e-commerce poco attento ai diritti dei consumatori.
E recuperare un calo di reputazione è sicuramente più difficile e costoso che costruirla lavorando correttamente.
Se vuoi approfondire gli argomenti trattati in questo Post leggi gli articoli della sezione E-commerce.
Oppure se vuoi risolvere una tua questione legale prenota qui la tua consulenza.
Per tutti gli aggiornamenti segui #LexAroundMe
Lascia qui il tuo commento al blog e ai servizi di LexAround.me